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H2O: COME BENE COMUNE

EDUCAZIONE CIVICA

Siamo abituati a considerare l’acqua come una fonte inesauribile. Invece è una risorsa fondamentale tanto per la vita del pianeta quanto per la nostra. Con pochi gesti quotidiani è possibile preservare un bene comune estremamente prezioso. Si tratta solo di abitudine: sprecare acqua significa sprecare energia e sporcare l’acqua significa inquinare un elemento vitale per l’intero sistema Terra.

In Svizzera si calcola un fabbisogno giornaliero di acqua pari circa a 142 litri per persona: 40 litri per il Wc, 36 per bagno e doccia, 25 per il bucato, 15 per l’igiene generale del corpo, 13 per le pulizie domestiche e 13 per la lavastoviglie. Non rientra in questa somma l’acqua - anche essa potabile - che si usa per annaffiare i giardini. Inserendo questo dato l’uso pro capite sale immediatamente a 270 litri giornalieri.

Cosa fare quindi per risparmiare il consumo?


Innanzi tutto basti sapere che in un minuto si usano circa 5 litri di acqua corrente. La prima regola dunque è chiudere il rubinetto ogni volta che non serve davvero. Ricordiamocene quando facciamo la doccia, ci laviamo i denti o puliamo le stoviglie dopo i pasti. Facciamo lavatrici solo a pieno carico (meglio se alla sera), e usiamo la funzione prelavaggio solo quando è davvero necessario. Pensiamo poi anche alla quantità di detersivo che usiamo e cerchiamo di ridurre le dosi al minimo. Fare la doccia è meglio del bagno: si usa una quantità d’acqua 3 volte inferiore. Per il Wc sarebbe consigliato avere sistemi che interrompono automaticamente il flusso d’acqua (5 litri per lo scarico ridotto e 10 per quello pieno). Attenzione poi alle perdite: sembra impossibile ma una goccia al minuto equivale a 17 litri di acqua sprecata al giorno. E per chi ha giardini, si può raccogliere l’acqua piovana in una botte e usare materiale organico per ricoprire le aiuole. Questo aiuta il terreno a rimanere umido e si può innaffiare meno. Sono pochi gesti, ma se tutti noi li facciamo ridurremo considerevolmente gli sprechi. Preserviamo così una delle fonti primarie di vita e diminuiamo l’inquinamento di fiumi, laghi e mari.

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COSA NON BUTTARE NELL'ACQUA:

Non ci pensiamo mai, nel Wc buttiamo di tutto. È un modo comodo e rapido per liberarci dell'immondizia senza perdere tempo con la raccolta differenziata. Eppure tutto quello che gettiamo nel bagno da qualche parte arriva. Dove? Nei depuratori delle acque come quello di Chiasso e Dintorni che si devono occupare di pulire i liquidi da fattori inquinanti prima di riversare tutto nei fiumi. Sembra un controsenso ma da quando sono stati creati i sistemi fognari la qualità dell'acqua è sensibilmente peggiorata. Questo solamente perché l'uomo ha cominciato a considerare l'acqua un veicolo facile e veloce per liberarsi della spazzatura. A un progresso tecnologico fondamentale per la salute dell'uomo è corrisposto quindi un peggioramento dello stato idrico del pianeta.
Tutti noi però possiamo fare qualcosa, basta pensarci alla fonte e non buttare niente negli scarichi.


ALCUNI CONSIGLI PRATICI DA SEGUIRE:


  • Capelli, pulisciorecchie, calze, assorbenti, ovatta, tamponi, salvaslip, pannolini, slip, tubetti, astucci, fili, celofan, scarti e rifiuti alimentari, foglie da tè, fondi di caffè, cerotti, sabbia per gatti, terra, fiori, lamette da barba, cenere e graffette: tutti questi elementi vanno gettati nell'immondizia e alcuni possono essere usati per il compostaggio.
  • Oli e grassi vanno invece portati direttamente al centro di raccolta comunale, oppure – in piccole quantità – possono essere buttate nell'immondizia. Prima però vanno chiusi in imballaggi ermetici.
  • Vernici, medicinali, solventi, prodotti per la protezione del legno, antiruggine, corrosivi, detergenti speciali, prodotti chimici, acidi, fitofarmaci, antiparassitari e sostanze tossiche vanno portate al centro smaltimento veleni o, quando possibile, riportati al punto di vendita.
  • Attenzione ai detersivi. Per i bucati fino a 60 gradi non sono necessari agenti sbiancanti. L'ammorbidente può essere sostituito con un litro di aceto prima dell'ultimo risciacquo. La pulizia a secco utilizza il tricloroetilene (PER) o il cloroflurocarburo (CFC). Il primo è difficilmente degradabile (penetra nella pelle ed è già riscontrabile in tutti gli elementi naturali come acqua, aria e suolo), mentre il secondo attacca lo strato di ozono.
    Evitare il più possibile l'uso dei brillantanti nelle lavastoviglie. Anche in questo caso si può usare dell'aceto.
    Esistono detergenti che sono più facilmente degradabili: il sapone molle, detersivi senza fosfati, sapone in scaglie, sapone gallico.
    I deodoranti per il Wc e i detersivi per pulire la tazza contengono sostanze nocive all'ambiente: se si usa acqua e sapone il numero di germi rimane esattamente lo stesso di quando si utilizzano disinfettanti. E le incrostazioni di urina si possono sciogliere con acqua e aceto.
  • Quando si intasano le tubazioni la cosa migliore è ricorrere alla ventosa di gomma. I prodotti chimici sono molto corrosivi e possono nuocere alle canalizzazioni.

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