Sono previsti lavori di ampliamento dell'impianto che tratterà una portata d'acqua giornaliera pari a 50.000 AE (abitanti equivalenti ossia la somma di abitanti "reali", persone a permanenza limitata come lavoratori, studenti da fuori comprensorio ed acque industriali) invece delle 35.000 attuali. La tecnologia scelta è la biofiltrazione, che permetterà di migliorare ulteriormente la qualità delle acque trattate. A questo si aggiungerà uno stadio per la rimozione dei cosiddetti microinquinanti. Queste sostanze si trovano in piccolissime tracce ma, allo stato attuale della tecnica, non possono essere eliminate. Si tratta principalmente di prodotti dall’utilizzo industriale, artigianale e domestico di fitosanitari, biocidi, farmaci o altri beni di consumo. Ad oggi si è proceduto con diversi studi atti ad identificare le tecnologie ed i processi adatti al nostro impianto di Pizzamiglio. Nel prossimo futuro si procederà con la progettazione definitiva, anticamera della realizzazione vera e proprio del nuovo impianto.
Rete esterna
Nel 2018 sono stati avviati i lavori relativi al PGS consortile. PGS significa “Piano Generale di Smaltimento”. Si tratta di uno studio a tutto campo dell’intera rete di canalizzazioni consortili. Si valuteranno aspetti quali il comportamento idraulico delle canalizzazioni, l’impatto sui corpi d’acqua, lo stato delle canalizzazioni, la presenza di acque chiare indesiderate e le zone pericolose. Ciò permetterà di pianificare manutenzioni, interventi e finanziamento della rete nell’arco dei prossimo 20 anni.
2015-2016
Sono previsti lavori di ampliamento dell'impianto che arriverà a sostenere una portata d'acqua giornaliera di 50.000 AE (abitanti equivalenti ossia la somma di abitanti "reali", persone a permanenza limitata come lavoratori, studenti da fuori comprensorio ed acque industriali) invece delle 35.000 attuali. La biofiltrazione sostituirà lo stadio biologico e la decantazione finale attualmente in uso. Dalle due linee dove ora scorre l'acqua, si arriverà ad averne 5 o 6. Ogni linea sarà composta da due bacini in serie, contenenti supporti per la crescita di biomassa batterica specializzata, che permetteranno la rimozione di carico organico e dell'azoto per via biologica e del fosforo per via chimica (precipitazione). Un filtro a sabbia permetterà la rimozione di eventuali tracce di restanti sostanze inquinanti (solidi sospesi).
2016
In questa fase verrà preso in considerazione anche il trattamento dei microinquinanti. Al momento attuale si stanno studiando le possibilità di usare un processo di ozonizzazione o di carboni attivi.